mercoledì 6 febbraio 2008

5 febbraio 2008, il Big Storms Tuesday

Il 5 febbraio sarà ricordato in America come il Big Tuesday non solo per le primarie in molti stati dell’Unione, ma anche come il Big Storms Tuesday. Nei giorni che hanno preceduto il martedì, lo Storm Prediction Center di Norman in Oklahoma, aveva innalzato i livelli di allerta dapprima al grado moderato e poi a ben più di 12 ore dall’evento al massimo grado di attenzione, quello che viene chiamato un High Risk.


Nel pomeriggio di ieri poi sono stati emessi diversi Watches e Warnings (in pratica gli avvisi dell’ultima ora). Alle 15:10 veniva diramata la Tornado Watch #37 per la parte orientale dell’Arkansas, quella occidentale del Kentucky, il sud/est del Missouri, l’ovest del Tennessee e per la parte centro/nord del Mississippi di particolare gravità identificata dalle parole: “This is a particularly dangerous situation”, in gergo questa la chiamiamo una PDS. Sono situazioni difficili in cui i cacciatori di tornado (storm spotters) devono prestare la massima attenzione e i residenti devono rimanere costantemente aggiornati per potersi rifugiare negli appositi rifugi anti-tornado (tornado shelters), non appena le sirene iniziano a suonare.


Nell’avviso si parlava della possibilità di tornado distruttivi, di grandine di 5 cm di diametro e di raffiche di vento oltre i 100 km/h, oltre a pericolose fulminazioni. Il pomeriggio poi era iniziato con lo sviluppo di molti temporali nella parte orientale dello stato dell’Oklahoma, del Missouri e nella parte occidentale del Tennessee, nel settore caldo della depressione al suolo. La moderata instabilità e l'umidità presente, associate ad un imponente shear del vento (la rotazione del vento con la quota) hanno determinato le condizioni favorevoli alla formazione delle supercelle, i temporali rotanti più forti in assoluto in grado di generare i tornado. Per il pomeriggio/sera la previsione dava come altamente probabili un paio di tornado di forte intensità.


E così è stato. Ancora una volta gli Stati Uniti hanno dimostrato che il sistema di previsione e allerta funziona alla perfezione e al di là dell’oceano anche tutto l’apparato dei media, con le tv locali in prima fila, contribuiscono attivamente con la diffusione di informazioni, video ed immagini radar in diretta, permettendo alla popolazione di rimanere costantemente aggiornata sulla situazione meteo. In queste situazioni la gente rischia veramente la pelle se non informata in tempo. Non possiamo far altro che imparare…


Mentre ancora la notte avvolge gli Stati Uniti, sono già moltissimi i report di tornado, grandine e forti raffiche di vento presenti nel sito dello Storm Prediction Center. 57 sono i report di tornado (avvistamenti da parte di cacciatori formati allo scopo), 110 quelli di grandine (alcuni dei quali riportano dimensioni dei chicchi di oltre 10 cm !) e 150 quelli di forte vento.

I tornado si sono quindi formati ed hanno colpito purtroppo duramente gli stati dell’Arkansas, del Mississippi, del Tennessee e del Kenctucky. La conta delle vittime è arrivata al momento che scriviamo a 23 persone, mentre sono oltre 100 i feriti. I tornado sono entrati fin dentro le città, colpendo la parte sud/est di Memphis, danneggiando un’università, un grande supermercato, un ospedale e moltissime abitazioni. Lungo la Interstate I-40 camion e automobili sono stati rovesciati e spostati fuori dalle sede stradale e l’autostrada è stata anche temporaneamente chiusa. Questo genere di danni viene fatto solo dai tornado forti.


A Jackson, in Tennessee un edificio che ospitava studenti universitari è crollato intrappolando alcuni di loro tra i detriti, due edifici del campus sono stati distrutti e seri sono stati i danni arrecati ad una casa di riposo. Almeno 50 persone sono rimaste bloccate all’interno. Le automobili sono state spostate da una parte all’altra del campus universitario. La stessa cittadina era stata colpita da un tornado nel 2002 ma i danni quella volta erano risultati molto inferiori.

Ad Hartsville, sempre in Tennessee, un tornado colpendo un deposito di gas naturale, ne ha causato l’esplosione con fiamme che si sono innalzate in aria per oltre 150 metri. Anche l’aeroporto di Memphis ha riportato seri danni con un hangar che ha perso l’intera copertura.

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