Il mese di febbraio del 2008 si avvia a stabilire un nuovo record nella climatologia dei tornado negli Stati Uniti d’America. L’ultimo episodio di maltempo si è verificato nel weekend del 16-17 febbraio quando assieme a piogge, neve ed allagamenti nel Midwest sono arrivati anche forti temporali negli stati più meridionali. Mentre nella parte centro-meridionale del Wisconsin cadeva pioggia ghiacciata e neve bloccando la circolazione stradale e l’aeroporto di Kansas City veniva chiuso per sei ore (la più lunga chiusura degli ultimi 35 anni), negli stati del sud diversi tornado colpivano l’Alabama, la Georgia e la Florida Panhandle.
I primi mesi dell'anno rappresentano i mesi più a rischio per gli stati del sud-est come si può ben evincere dalla mappa qui sopra che rappresenza tutti gli eventi tornadici dal 1950 al 2006. Gran parte degli episodi sono concentrati lungo gli stati che confinano con il Golfo del Messico. Infatti nelle Great Plains, la patria dei tornado, a gennaio e febbraio non si possono avere ancora le condizioni ideali per lo sviluppo di tornado, proprio perchè viene a mancare il carburante principale, l'umidità e il calore che invece può essere già presente nelle aree più meridionali.
Sabato 16 febbraio lo Storm Prediction Center di Norman emetteva una previsione di Slight Risk per fenomeni intensi. La situazione sinottica vedeva una saccatura in quota con annesso fronte freddo al seguito in transito sugli stati del Golfo del Messico che avrebbe determinato la formazione di un’intensa squall-line (temporali multicellulari disposti lungo una struttura lineare). Inoltre la presenza di venti molto forti nei medi livelli (100 nodi) sulla parte centrale della valle del Mississippi determinava la produzione di un forte shear verticale del vento (una delle condizioni necessarie per la formazione dei temporali supercellulari).
Nel pomeriggio del 17 febbraio anche lo shear di basso livello era molto elevato (50 nodi a 850hPa e valori di 30 nodi per lo shear 0-1km ), numeri quindi favorevoli alla formazione di supercelle tornadiche davanti alla squall-line o immerse nella stessa.
Dal punto di vista dello storm chasing non si tratta sicuramente della situazione ideale per la caccia ai tornado; il cacciatore di tornado infatti preferisce di gran lunga le celle isolate, che garantiscono la migliore visibilità e le migliori condizioni di caccia. Tuttavia, ogni circostanza deve essere valutata singolarmente, non esiste una situazione uguale all’altra e una volta sul campo, occorre sfruttare tutte le possibilità che ci sono per riuscire a portare a termine con successo una caccia.
Nel primissimo pomeriggio, alle ore 12:30, veniva emessa una storm watch che allertava la popolazione sul possibile sviluppo di tornado nelle ore successive. E così è stato.
Una delle cittadine più colpite è sicuramente stata quella di Prattville in Alabama, dove almeno 50 sono le persone rimaste ferite, 200 le case e 40 gli edifici commerciali danneggiati. Per fortuna non ci sono state vittime, solo due persone sono state ferite gravemente. Ben 11.000 gli edifici che sono rimasti senza corrente elettrica.
I racconti dei testimoni forniscono il realismo di quei momenti: “Era come se un treno stesse per entrare dalla finestra, dal rumore che faceva, poi il letto sotto cui mi ero rifugiata e volato via e non l’abbiamo più trovato”, racconta una ragazza di 19 anni.
Nella cittadina ci sono detriti sparsi ovunque, i tetti delle case sono parzialmente danneggiati, le finestre infrante. Un altro testimone così descrive quegli attimi: “mi aspettavo che da un momento all’altro il tetto volasse via da quanto forte era il vento”.
Il tornado ha lasciato al suolo un sentiero (tornado path) ampio circa 400 metri ma per fortuna ha colpito durante il giorno; se l’oscurità avesse nascosto il vortice, probabilmente la conta delle vittime sarebbe ben più grave, come purtroppo è successo solo una decina di giorni prima nell’outbreak di inizio febbraio che aveva interessato il Tennessee, l’Arkansas, il Kentucky e ancora l’Alabama. Le vittime di quell’evento sono salite a 57.
Il tornado di Prattville è stato preliminarmente classificato EF3, nella nuova scala di intensità di Fujita. Ricordiamo brevemente i danni che un tornado di questa intensità può determinare: interi piani di case ben costruite possono essere distrutti, grandi edifici come centri commerciali possono subire seri danni, i vagoni dei treni possono essere rovesciati, gli alberi strappati dalle loro radici, le automobili sollevate da terra e spostate, strutture con deboli fondamenta possono essere spostate a distanza.
Nella sola giornata del 17 febbraio si sono avuti 44 reports di tornado, 73 di vento forte e 18 di grandine. Poco oltre la metà di febbraio il numero di reports di tornado ha già superato quota 200, un numero degno dei statisticamente più prolifici mesi di aprile e maggio. Anche il numero di vittime è molto elevato ben 65: si tratta della media (degli ultimi tre anni) del numero di decessi di un’intera annualità !
Quale sarà il futuro della stagione 2008?
Non ci rimane che attendere…
martedì 19 febbraio 2008
17 febbraio 2008, un altro evento tornadico nel Sud
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1 commento:
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