Nella giornata del 3 aprile 2008, la situazione sinottica vede un'area di alta pressione sulla penisola iberica e un promontorio anticiclonico esteso fino alle isole britanniche e al mare del nord. Tale promontorio si salda con l'alta pressione russa/scandinava. Un cut-off originato da un'ampia saccatura presente sull'Europa centrale tende a spostarsi sull Mediterraneo e sulle regioni meridionali europee. Alle alte quote è presente una jet-streak (un'area delimitata in seno alla corrente a getto dove la velocità del vento è massima) con asse disposto nella direzione nord-sud in spostamento dalla Germania verso il Mediterraneo.
In media troposfera alle ore 12UTC il cut-off ciclonico si presenta allungato in senso meridiano, con una spiccata curvatura ciclonica nella sua parte più meridionale. Sulla costa occidentale della Grecia, davanti all'asse di saccatura, il flusso diviene fortemente divergente massimizzando quindi sia l'avvezione di vorticità positiva che la divergenza in quota. Nei bassi strati sul Mediterraneo centro-orientale è presente aria calda e umida, mentre associato al cut-off ciclonico aria fredda sta invadendo la parte centrale del Mediterraneo dopo aver varcato la catena alpina. Sulla penisola iberica invece la massa d'aria calda si presenta stabile.
Grazie a questa configurazioe sinottica, sul Mar Egeo e sull'Adriatico meridionale, sono previsti rovesci e temporali. Il potenziale migliore per una convezione di tipo organizzato è presente nella porzione più meridionale della saccatura dove maggiore è lo shear verticale del vento. La previsione dell'Estofex per la giornata del 3 aprile indica "la possibile formazione di qualche mesociclone isolato in grado di produrre forti raffiche di vento, isolate grandinate anche con chicchi di grandi dimensioni e tornado". I principali fattori che possono limitare l'organizzazione della convezione sono i profili verticali del vento con uno shear direzionale non proprio marcato e limitati valori di shear nei livelli più bassi. Nella grafica relativa alla previsione realizzata nell'ambito dell'European Storm Forecast Experiment viene delimitata con il colore arancio (low coverage of severe weather) l'area geografica ove risultano più probabili i fenomeni intensi.
Diverse celle convettive si formano in tarda mattinata proprio a ridosso della costa occidentale greca, in prossimità dei vari gruppi di isole (Leukade, Cefalonia e Zante) e proprio all'interno dell'area arancione della previsione dell'Estofex. Il sistema convettivo che interessa l'isola più meridionale del gruppo, conosciuta anche come Zacinto, è sicuramente quello più interessante. Nelle immagini del canale visibile ad alta risoluzione (HRV) del satellite Meteosat-9, è ben visibile il temporale che ha dato origine ad un vero e proprio tornado. Anche se non abbiamo a disposizione le immagini radar necessarie per classificare con esattezza la tipologia di convezione, alcune caratteristiche che si possono individuare dalle animazioni delle immagini satellitari possono dare delle indicazioni sulla possibile natura supercellulare del temporale. Si tratta della forma dell'incudine che potrebbe tradire la presenza di un overshooting top e connessa v-notch (forma a boomerang evidenziata con contorno rosso) e della flanking-line, ben visibile ed indicata dalla freccia gialla.
La diffusione della rete internet e la disponibilità di strumenti di registrazione delle immagini con le videocamere e i telefonini di ultima generazione, permettono a diversi testimoni (sono almeno quattro i video che al momento sono stati pubblicati su YouTube) di riprendere quanto accade nell'isola di Zante. Si tratta di un vero e proprio tornado, con tanto di debris cloud, la nuvola di detriti sollevati da terra.
Grazie quindi alla pubblicazione su YouTube dei video, oggi abbiamo a disposizione delle preziose testimonianze relative ad un importante evento meteorologico che senza il contributo degli osservatori sul campo, ancora una volta sarebbe potuto passare inosservato. Nel primo video disponibile anche in alta risoluzione qui (18Mb), il tornado è ripreso in tutta la sua bellezza. Evidenti sono la rotazione dell'intera struttura alla base della wallcloud, la condensazione che in pochi secondi raggiunge il suolo, i vortici secondari e la nuvola di detriti (debris cloud).
Un consiglio a chi utilizza la videocamera: in presenza di soggetti lontani può essere opportuno mantenere il fuoco impostato su manuale e posizionato all'infinito (se la videocamera ha questa impostazione). In questo modo si possono evitare le spiacevoli sfocature che si possono avere quando viene utilizzato lo zoom e la scena risulta poco contrastata.
A metà del filmato si intravedono dei detriti che vengono trasportati nell'aria nel moto rotatorio attorno al mesociclone; molto spesso la presenza dei detriti visibili permette di capire quanto ampio può essere il vortice. Ricordiamo infatti che per tornado si intende "un vortice dal diametro tipicamente compreso tra pochi metri e pochi chilometri, che si estende tra la base di una nube convettiva e la superficie terrestre e che è reso visibile (ma non sempre) dalla condensazione del vapor acqueo o dalla presenza di altro materiale sollevato dalla superficie (detriti)". Nel caso del tornado di Zacinto la rotazione alla base del vortice sicuramente ha una base di diverse decine di metri.
Nella parte finale del filmato appaiono ben visibili due vortici secondari che ruotano attorno al centro del mesociclone, che tendono ad avvolgersi uno sull'altro. Fenomeno che viene riscontrato spesso e che è stato documentato anche nel tornado dell'Alpago (BL) del 9 luglio 2007.
Nel secondo video invece, anche se di qualità inferiore perchè realizzato molto probabilmente con un videofonino, il tornado è ripreso da una distanza inferiore e i particolari sono molto più evidenti. Il tornado viene ripreso nel video nella sua parte inferiore, la rotazione dei detriti attorno al mesociclone è evidentissima come anche il rumore provocato dall'impatto dei venti con le strutture al suolo. Nella seconda parte del video si può apprezzare invece come il vortice principale cambi repentinamente aspetto (avvolgendosi con ampie spire su se stesso) e consistenza, in funzione del terreno sopra il quale transita e della quantità di polvere che solleva. Altri video sono disponibili su YouTube.
Grazie alla testimonianza diretta dell'autore del video Vasilis Papadimitriou che mi ha contattato personalmente, si è appreso che una persona è rimasta ferita gravemente e ricoverata in ospedale nel tentativo di chiudere la propria autovettura. Le fotografie inviateci da Vasilis Papadimitriou e realizzate da un testimone dell'evento, mostrano chiaramente la dimensione dell'evento. Tutte le fotografie sono disponibili qui. Un'analisi dettagliata dei danni ben desumibili dalle testimonianze fotografiche permetteranno una corretta classificazione dell'intensità del tornado. Tra le molte fotografie disponibili colpiscono sicuramente alcuni scatti relativi ad una piccola autovettura che è stata chiaramente sollevata dalla sede stradale e scaraventata su un campo, quelle che mostrano una carrozza di treno o autobus rovesciato lateralmente, quelle dei capannoni seriamente danneggiati con la copertura strappata e le ampie finestrature completamente distrutte, oltre alle lamiere (cornicioni) accartocciate attorno agli alberi.
Quest'evento dimostra come la circolazione delle informazioni anche a livello internazionale possa veramente contribuire all'analisi, classificazione e valutazione degli eventi meteorologici intensi. Ancora una volta sottolineiamo l'importanza di inviare le proprie testimonianze alla comunità scientifica; chiunque fosse testimone di un evento importante può contattarci e inviare le proprie osservazioni. Grazie anche ai diversi report relativi a questo evento, abbiamo provveduto personalmente ad inserire il report di tornado nell'ESWD.
domenica 13 aprile 2008
3 aprile 2008, un tornado sull'isola di Zacinto
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento