venerdì 9 maggio 2008

8 maggio – Come dentro un film

La sveglia suona presto, guardo l’orologio sono le 6.00, fuori dalla finestra è ancora buio, chiamo il resto dello staff ed iniziamo a guardare gli ultimi aggiornamenti delle mappe per scegliere se cacciare oppure no oggi. Le mappe sono migliorate da ieri e così non possiamo lasciarci sfuggire questa giornata, anche se lo Storm Prediction Center prevede “solo” uno slight (rischio basso di temporali forti), noi siamo abbastanza fiduciosi gli ingredienti ci sono abbastanza, speriamo in qualche cella isolata nel pomeriggio, ma dove? Lontano… in Kansas… ci aspettano molte ore di viaggio ma decidiamo di partire, il nostro target iniziale è Garden City.
Partiamo alle 7 e alternandoci alla guida dei VAN ci portiamo prima a nord per ricongiungerci con la I-40 e poi verso ovest. Attraversiamo nuovamente Oklahoma City alle 11.30 e guarda caso ci ritroviamo a salire verso nord-ovest ancora una volta sulla stessa strada fatta alcuni primi giorni. Oltre i finestrini scorrono paesaggi già visti, ma non per questo meno affascinanti, siamo nella Oklahoma panhandle. Qui la popolazione è veramente scarsa e la prateria fa da padrone.
Passiamo da Woodward, dove abbiamo già pernottato, poi ci dirigiamo verso Liberal in Kansas.
Quando varchiamo il confine dello stato (dopo aver attraversato tutto l’Oklahoma) la convezione inizia ad attivarsi, ma purtroppo è ancora lontana, la prima cella si è formata nel Kansas centro-occidentale, sopra Garden City, dista da noi oltre 100 miglia, ma per questo non ci perdiamo d’animo, la convezione ha bisogno di tempo per organizzarsi.
Ci fermiamo per una veloce sosta in un distributore per mangiare un panino da Subway e per riempire i serbatoi, poi via di nuovo verso nord. I paesaggi adesso si fanno veramente belli, anche se non c’è nulla di particolare da vedere, ma è proprio questa la bellezza del Kansas… ogni paesino ha il suo enorme silos in cemento per i cereali, i trucks (camion) qui trasportano bestiame e i personaggi che si incontrano alle stazioni di servizio giudano tutti il pick-up e hanno in testa un cappello da cowboy.
Il cielo è cosparso da qualche cumulo, fa abbastanza caldo e fuori soffia un bel vento sostenuto da sud, è proprio quello che ci serve. Mentre continuiamo verso nord, la cella che nostro obbiettivo compare piano piano all’orizzonte, le correnti ascensionali che le alimentano bucano velocemente l’incudine e continuano a rigenerarsi verso sud. Al radar il temporale inizia a mostrare le caratteristiche che vogliamo vedere in casi del genere… lo Storm Prediction Center fa uscire prima una Thunderstorm Warning e pochi minuti dopo anche una Tornado Warning.
Leggendo i dettagli del messaggio scopriamo che dopo qualche decina di minuti dalla sua formazione, la cella ancora piccola in dimensioni, ha già prodotto un piccolo tornado non mesociclonico, nulla di particolare, ma è un buon segno.
Mano a mano che continuiamo verso nord, la cella si fa sempre più spettacolare e occupa una porzione del nostro orizzonte sempre maggiore. Quando superiamo Garden City il radar mostra chiaramente che la cella è diventata una supercella rotante in piena regola è sta già iniziando a formare l’uncino (una caratteristica tipica delle supercelle tornadiche).

Oltre il parabrezza la cella adesso è immensa, riempie interamente la nostra vista; lo streaming funziona perfettamente e siamo penso gli unici a trasmettere in diretta immagini da questa cella. I software che utilizziamo per visualizzare i dati radar e la nostra posizione GPS mostrano che anche altri cacciatori stanno convergendo sullo stesso temporale. Le immagini radar sono veramente spettacolari, quasi da manuale, per un attimo pensiamo… queste dovremmo metterle nel nostro libro…
Ormami ci siamo, si passa alla fase di caccia ed inseguimento puro… l’approccio avviene sul lato posteriore, infatti ci troviamo leggermente ad ovest dell’uncino, dobbiamo portarci davanti allo stesso. Il nostro VAN sullo schermo del computer al cospetto del solo uncino della cella è minuscolo e questo ci fa rendere conto della grandezza della cella e del mesociclone stesso. Le nuvole fuori dai finestrini si invorticano continuamente, si avvolgono su sé stesse, a tratti scendono verso terra, compaiono diversi funnel, alcuni veramente imponenti… le strade qui sono tutte una scacchiera, è il luogo perfetto per cacciare. Sui computer abbiamo tutta la cartografia fine con anche le minuscole stradine di campagna, così possiamo avvicinarci in tutta sicurezza alla cella, in modo tale da ammirarne da vicino i dettagli. Continuiamo a zigzagare nelle strade sterrate per recuperare spazio sull’uncino e riuscire a portarci davanti allo stesso in modo da avere una visibilità ancora migliore, senza che le precipitazioni sulla nostra sinistra nascondono la wall cloud (la base rotante dell’immenso cumulonembo).

Foto di Niccolò Ubalducci
Quando ci fermiamo per scattare foto e riprendere con le telecamere, il vento è forte, abbiamo persino delle difficoltà ad aprire le porte dei VAN ma le emozioni che proviamo sono piene, vive, abbiamo percorso quasi 1000 km fino ad ora e ne è valsa assolutamente la pena.
Altri cacciatori sono attorno a noi, ma non ci sono i tour importanti, sono cacciatori probabilmente locali e questo ci riempie un po’ d’orgoglio, stamattina siamo nei pochi che hanno creduto in una situazione potenzialmente buona e adesso stiamo raccogliendone i frutti. Il gruppo del Doppler On Wheel e di Discovery Channel è fermo ad Oklahoma City, per loro oggi è un giorno che noi cacciatori chiamiamo un day-off (ossia un giorno in cui non si caccia). Anche i cacciatori che abbiamo incontrato ieri sera a Paris in Texas, il Cloud 9 Tour, oggi non aveva previsto di cacciare.
Il tempo scorre e non ci rendiamo conto di quanto ne passi veramente, tanto impegnati siamo nella scelta delle strade giuste, costantemente aggiornati dai dati radar e con lo sguardo fuori dal finestrino. Finalmente riusciamo a portarci nella posizione ottimale, quella migliore per vedere un eventuale tornado. Quando lo facciamo la cella è perfetta, l’uncino è incredibile, le nuvole sono basse, ruotano, i colori ci sono tutti, verdeggia… ve lo ricordate il film che ha fatto storia, Twister e che ha ispirato tutti i cacciatori di tornado?
Bene a noi sembra proprio di esserne i protagonisti… quello che proviamo sono emozioni forti che lasciano il segno, a tratti ci stringiamo le mani tra di noi, qualcuno fa qualche grido di gioia, i brividi mi scorrono sulle braccia mentre guido e mantengo il VAN al centro della carreggiata con il vento di inflow che fa fischiare le porte tanto è forte…

Foto di Niccolò Ubalducci
Passiamo per un paesino dove ci sono dei danni causati dal vento (alcuni pali della linea elettrica abbattuti e alcuni porzioni di tetti divelti), danni che vengono segnalati anche da altri cacciatori ed inseriti come reports nel sito dello Strom Predction Center (“tremendous thunderstorms winds took down poles and removed roofs in Lewis”). Pieghiamo verso sud per allontanarci un po’… tutto è ancora perfetto, le nuvole continuano ad avvolgersi basse in cielo ma il tornado non si forma o se si forma è dietro alle precipitazioni e non riusciamo a vederlo.
Le immagini radar mostrano l’uncino occludersi, ossia tende a richiudersi su sé stesso, questo purtroppo non è un buon segno per le nostre speranze di vedere il tornado; la convezione attorno alla nostra supercella nel frattempo ha dato origine ad altre celle che però al calar del sole tendono ad allinearsi e a destrutturare la nostra supercella e tutto il sistema diventa una potente squall line (linea di forti temporali).

Allora ci allontaniamo rimanendo davanti alla squall e la strada come per destino ci porta a passare per il paese di Greensburg dove un anno prima un tornado EF5 aveva raso al suolo la maggior parte della abitazioni e delle costruzioni. Quando arriviamo ai margini del paese quello che si presenta ai nostri occhi è un paesaggio spettrale. Le luce che rimane ad illuminare la scena dopo il tramonto del sole, mette in evidenza degli alberi che sembrano dei veri spettri, completamente privati di gran parte dei rami e della corteccia, strutture ancora distrutte e non più ricostruite, sembra che qui sia esplosa una bomba atomica… tutto è molto desolante. Ci fermiamo ad una stazione di servizio per rifornire e grazie alla nostra posizione davanti alla squall line in avanzamento verso di noi, alcuni posizionano i cavalletti e via con le foto ai lampi e alla shelf (la nube a forma di mensola che precede l’arrivo delle precipitazioni). Rimaniamo per una decina di minuti ad ammirare i fulmini quasi tutti nube-nube, pochi cadono al suolo e poi saliamo in macchina e puntiamo verso est, su Wichita, dove nel frattempo abbiamo prenotato le nostre camere per la notte.
La squall line però è molto vicina e la nostra strada purtroppo non si allontana da essa, cosicché siamo investiti da una pioggia torrenziale, con qualche chicco di grandine e da dei bei venti di outflow. Ci fermiamo ai lati della strada e lasciamo che il nucleo di precipitazioni più forti transiti, le fulminazioni sono incredibili, sono almeno 3-5 al secondo… tutte in alto sulle nuvole sopra… non un fulmine che cada a terra… fantastico. Poi quando la pioggia si fa meno battente, riprendiamo la strada verso est, fermandoci a Pratt per cena e poi terminiamo questa giornata che tutti i cacciatori sognano di vivere ad un Days Inn di Wichita, chilometri totali odierni: 1250 !
Le Great Plains sono in grado di regalare delle emozioni immense… quando sei là fuori a cacciare i tornado, allora capisci che ti trovi nel posto giusto e senti crescere il feeling con la natura che ti circonda e ti avvolge… adoro queste pianure !
Gabriele

6 commenti:

MaBu ha detto...

Il post odierno di Gabriele racconta bene le emozioni vissute ieri. In questa galleria di immagini potete vedere alcune foto di ieri e dell'altro ieri:
http://picasaweb.google.com/abismulticom/Storms

Mario Bucolo dal Van Techno

PS: Cristina...we are curious about you...please write more on you ;-)

Anonimo ha detto...

Fantastico report Gabri!!!! Complimenti! Sembra proprio di vivere le vostre splendide emozioni! E complimenti x lo straming, il GPS, le foto, i video... Tutto concorre a farci vivere e assaporare con voi ogni momento della vostra splendida avventura! Il risultato è veramente fantastico! BRAVISSIMI!!!
Saluti a tutti!!! Lucky&Ari

Anonimo ha detto...

Non ci sono molte parole per commentare queste righe. Soltanto chi ama la natura, la meteorologia e i fenomeni intensi può, leggendole, sentirsi scivolare sulla schiena quel brivido con la fortissima scarica di adrenalina che porta con se. E' un misto tra partecipazione ed invidia che ti fa sentire vivo e contento di essere su questa terra per avere l'opportunità di assistere a questi spettacoli. Questa è la droga della quale noi vorremmo essere stupeffati.
Un immenso abbraccio a tutti!

Anonimo ha detto...

Oggi, a giudicare dagli outlook, la giornata può essere anche migliore di quella di 2 giorni fa. Dateci dentro!!

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi, ho visto le immagini riportate su picasaweb, stupende, il resoconto è incredibile, adrenalina pura. Ho iniziato a seguirvi per curiosità, un giorno era stato pubblicato su un quotidiano internet il resoconto del vostro tour 2007, siccome era menzionato il vostro nuovo tour 2008(ho salvato su preferiti il sito), pazientemente ho aspettato per vedere come si svolgeva il ovstro lavoro ed eccomi qua a seguire le vostre imprese. Essendo sul pc (lo adoro)la maggior parte della giornata sia per lavoro che per piacere non mi costa nulla cliccare sul sito, poi tenete compagnia anche ai miei amici, li ho contagiati, vi ringrazio da parte di tutti per le emozioni che ci state dando, e come sempre buona caccia, Cristina
PS: ciao Mabu

Anonimo ha detto...

Superbe le immagini aggiunte sul blog!!