Sveglia di buon ora per lo staff per il noleggio del secondo VAN. Alle 8.30 recuperiamo tutti i partecipanti ancora in debito di sonno sia per il fuso che per le poche ore passate in motel.
Dopo il passaggio della squall line (una linea di temporali lunga molte centinaia di chilometri) sopra Oklahoma City al mattino ci svegliamo con una giornata soleggiata e con un clima po’ più fresco. La situazione per oggi vede ormai la convezione lungo la squall line molto ad est, ormai in Arkansas. Per i giorni successivi però non c’è nulla da cacciare quindi la decisione è quella di tentare il tutto e per tutto e inseguire la squall line, ci aspetta però un lungo viaggio. Partiamo quindi verso est lungo la I-40.
Nella prima parte della mattinata abbiamo modo di apprezzare la parte orientale dell’Oklahoma che è estremamente verde. I fiumi sono però di un color caffelatte e a livelli medio alti proprio per le abbondanti piogge degli ultimi giorni. Anche alcuni laghi hanno la stessa colorazione, per noi è molto strano, ma la terra in queste zone è molto rossastra. Passiamo il confine con l’Arkansas, il Natural State, e ci inoltriamo in paesaggi sempre più verdi, con sempre più alberi e vegetazione fitta. Tutta la parte occidentale dell’Arkansas è incredibilmente verde ! Transitiamo nelle vicinanze di Little Rock, la capitale dello stato e poi ci dirigiamo verso nord, stiamo recuperando strada sulla squall line!
Foto di Dino Gasparetto
E’ pomeriggio quando attraversiamo la parte nord-orientale dello stato, è una cavalcata infinita ormai abbiamo superato i primi 500 km della giornata. La squall line è ancora molto attiva, diverse celle stanno producendo della tornado warnings. Solo alla sera avremo modo di sapere che sono stati diversi i tornado che hanno colpito Arkansas e Mississippi.
Ad un certo punto usciamo dall’highway che è congestionata dal traffico e ci inoltriamo su una strada secondaria, ma anche qui il traffico sembra bloccato. Quando arriviamo al blocco stradale della polizia capiamo che qualche ora prima un tornado era passato sul paesino di Carlysle. I poliziotti fanno tornare indietro quasi tutti, ma noi diciamo loro che siamo degli storm chasers e con nostra grande soddisfazione, questi ci fanno passare tranquillamente assieme ai furgoni delle televisioni.
Attraversiamo il paesino e ci rendiamo conto dei danni: alberi spezzati, diversi detriti sparsi in giro, qualche casa e la stazione di servizio danneggiata, una linea elettrica interrotta.
Lasciamo Carlysle e proseguiamo verso nord. Attraversiamo il grande fiume Mississippi per entrare in Tennessee e aggiriamo la città di Memphis lungo l’highway per poi provare ad inseguire alcune celle che sembrano promettenti. Memphis è sul bordo meridionale del Tennessee quindi subito ci ritroviamo nello stato del Mississippi. Qui il paesaggio cambia ancora e la vegetazione è molto alta, fitti boschi costeggiano la strada e la visibilità, appena lasciamo l’highway, non è delle migliori. La strada è un continuo saliscendi, adesso gira a destra, poi a sinistra… un’imponente inflow band (le nuvole a forma di coda molto allungata che indicano l’entrata dell’aria calda nel temporale) spunta da dietro gli alberi che sono alti e costeggiano la strada limitando moltissimo la visibilità. Attraversiamo qualche piccola cella, passando in mezzo a scrosci d’acqua imponenti.
Finalmente riusciamo a riportarci su una strada con maggiore visibilità, all’improvviso esce una tornado warning sulla cella che stiamo inseguendo, le nuvole sono molto basse, nere, scure… seguiamo la cella per un po’ ma non ci porta a nulla di buono.
Foto di Mario Bucolo
Dopo aver girovagato per alcune ore in mezzo al verde più verde, torniamo alla civiltà e al primo paese che tale si possa chiamare, Holly Springs il suo nome, prenotiamo le nostre sei camere al Days Inn, non senza aver prima trattato sul prezzo ed ottenuto lo sconto di rito.
Dopo aver preso possesso delle camere e le solite foto di rito ai fulmini, andiamo a cena da Pizza Hut, dove assistiamo alla scena di una signora che arriva con due poliziotti a prelevare quello che noi deduciamo essere il figlio. Le parole della signora sono: “You come with me right now! “
Gabriele
domenica 4 maggio 2008
2 maggio - Il lungo inseguimento
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1 commento:
Qui sono quasi le 3, ed è uno spettacolo vedere che al tramonto, dall'altre parte del mondo, c'è qualcuno con la tua stessa passione che immortala una zona colpita da un tornado. Davvero grazie per questo streaming....
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