La giornata inizia con la visita di rito alla Weather Decision Technologies per gli auguri di buon inizio caccia al secondo gruppo e per un piccolo briefing meteo. Oramai i modelli sembrano essere abbastanza confidenti su un buon set-up che ci aspetta all’orizzonte dei 3-4 giorni. La questione è che dobbiamo ritornare negli stati del grande nord, questa volta portandoci più verso ovest; il primo giorno di caccia potrebbe essere sabato prossimo in Montana, questo implica che in due giorni di viaggio dovremo risalire le Grandi Pianure passando attraverso Colorado e Wyoming.
I modelli prevedono l’arrivo di una saccatura abbastanza profonda con un buon shear direzionale del vento accompagnata da un discreto ritorno dell’umidità nelle grandi pianure. Sembra essere un classico set-up da temporali forti che si dovrebbero sviluppare nei pomeriggi/sera grazie al riscaldamento diurno. I temporali potrebbero essere accompagnati da qualche tornado ma con un grande punto interrogativo dovuto alla quantità di umidità disponibile. Il transito dell’ultimo fronte freddo ha praticamente azzerato l’umidità presente nelle Great Plains e abbattuto anche le temperature.
A metà mattinata iniziamo quello che si rivelerà il giorno più lungo, non solo per la quantità di miglia percorse ma anche per il fatto che torniamo ad adottare il fuso orario delle Mountains guadagnando quindi un’ora. Il viaggio scorre tranquillo verso Amarillo, con una piccola deviazione verso Sweetwater, un piccolo paesino che è stato colpito il 5 maggio da un tornado classificato EF3. I danni nel paese sono abbastanza rilevanti sulle poche strutture presenti, la scuola ed alcuni edifici sono rimasti senza tetto, parecchi sono i detriti ed alcuni mezzi ancora sparsi sui campi circostanti. Vediamo all’opera una speciale società che si chiama “Disaster Kleenup” dotata di mezzi ed uomini in grado di intervenire immediatamente dopo il passaggio di un tornado per cercare di riportare alla normalità le comunità colpite.
Continuiamo il nostro viaggio per giungere ad Amarillo la città più grande della Texas Panhandle dove Luigi, che ormai è per tutti Gigio, fa degli acquisti ad un magazzino della Harley Davidson per degli amici in Italia ottenendo uno speciale sconto per italiani in visita in Texas. La sua simpatia ci sta già contagiando, le battute e le risate si sprecano spesso.
La nostra meta però è molto a nord, ma prima di lasciare la I-40 decidiamo di visitare un luogo molto particolare, denominato Cadillac Ranch; si tratta di dieci Cadillac conficcate nel terreno da un artista americano per rendere omaggio al mito della Route 66 che per alcuni tratti coincide ancora con la I-40.
Il viaggio verso nord ci porta ad attraversare tutta la parte settentrionale della Texas Panhandle, l’angolo nord/orientale del New Mexico. La strada sale lentamente di quota ed attraversa zone abbastanza disabitate costellate da vegetazione bassa, paesaggio ondulato, fiori e piante grasse, pompe di petrolio e tantissimi silos per il grano. Nel pomeriggio viaggiamo sotto una debole pioggia continua ma non forte dovuta a dei temporali di calore che si sono sviluppati su questi altopiani. Senza rendercene conto ci ritroviamo a quote intorno ai 2000 metri. Nel tardo pomeriggio, con nuvole bassissime ed ormai con la luce che sta svanendo passiamo accanto ad un piccolo vulcano spento che purtroppo per scarsa visibilità non possiamo visitare. Tiriamo dritto verso quello che viene chiamato passo, siamo a 2370 metri, ma non ce ne rendiamo conto la strada continua ampia in mezzo ad un paesaggio collinare che ci porta dal New Mexico in Colorado.
Sono ormai le nove di sera ed iniziamo quella che sarà la ricerca più lunga dell’alloggio per la notte a causa di due inattese coincidenze. Infatti nel primo paese in cui proviamo a cercare il motel, tutte le stanze sono occupate dagli operai che stanno lavorando in queste zone alle condutture del gas. Approfittiamo allora per riempire lo stomaco in un buon ristorante messicano. Qui Gigio dà spettacolo con il cameriere che è di origine italiana. Il ragazzo sembra molto interessato alle scarpe Lotto di Luigi che inizia una serrata trattativa per uno scambio commerciale, cibo in cambio delle scarpe. Purtroppo il numero non corrisponde e quindi non se ne fa nulla, ma le risate abbondano nella tavolata.
La ricerca del motel continua inutilmente anche nel grosso paese successivo, Pueblo, dove scopriamo che tutti i molti alberghi sono al completo per un importante evento di baseball ed un grosso raduno di trucks, questa sì che è sfortuna ! Non ci era mai capitato prima… l’unica speranza è rappresentata da Colorado Springs una città importante ai piedi delle Rocky Mountains. Ci arriviamo dopo mezzanotte e troviamo un’ottima sistemazione al Days Inn.
Gabriele
sabato 19 maggio 2007
Day 12 - Il ritorno al nord
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