La giornata inizia con la visita al Garden of Gods, delle bizzarre formazioni rocciose di arenaria rossa erose dal vento e dall’acqua. Dal Giardino degli Dei svetta in lontananza a quota 4301 metri quella che è conosciuta come la Montagna dell’America, il Pikes Peak. La montagna è ancora ben innevata alle quote più alte e si può arrivare alla vetta a con un trenino a cremagliera o con una strada di oltre 20 chilometri. A giugno si svolge una delle più famose car e truck race (gare di velocità in salita) degli Stati Uniti.
Il tragitto verso nord continua sull’Interstate che è piuttosto trafficata. Questa zona del Colorado è infatti abbastanza popolata. La strada scorre sull’altopiano ai piedi delle Rocky Mountains e dalla stessa possiamo vedere anche la US Air Force Acedemy. Attraversiamo Denver, la cui skyline scorre alla nostra destra, le corsie dell’Interstate sono sei e sembra di essere ripiombati nella frenesia della civiltà moderna. Personalmente dopo oltre 5000 miglia passati perlopiù nelle grandi pianure con immensi paesaggi desolati, ritrovarmi con le automobili che sfrecciano da tutte le parti mi fa rimpiangere un po’ la tranquillità dei giorni passati. So già che succederà la stessa cosa quando ritorneremo in Italia…
Il traffico mano a mano che ci portiamo a nord cala drasticamente e dopo Fort Collins entriamo in Wyoming che è lo stato meno popolato degli Stati Uniti con poco più di 500.000 abitanti. In effetti questi numeri si mostrano subito dal paesaggio desolato che scorre ai lati della strada. Le praterie ondulate sono costellate da mucche e da antilocapre (delle specie di piccoli daini), qualche cowboy a cavallo al lavoro con la mandria e pochissimi sono i gruppi di case che si incontrano.
La situazione meteo per la giornata di domani che dovrebbe essere la prima di una serie di chase days (giorni di caccia), è la seguente: una bassa pressione situata su Vancouver si sposta lentamente verso est/sud/est con una piccola saccatura che ne percorre la sua parte meridionale. Un debole fronte freddo connesso alla saccatura è atteso in arrivo sul Montana, con la formazione di un debole minimo al suolo sulla parte sud/meridionale dello stato. Purtroppo però quello che manca è l’umidità con i dewpoint che sono previsti sui 35-40 F. I gradienti termici verticali non solo male e le temperature massime previste intorno agli 80 F potrebbero dare luogo ad una moderata instabilità. Staremo a vedere cosa succederà.
Il nostro obiettivo quindi per la giornata odierna è quello di arrivare nella parte settentrionale del Wyoming, in modo tale che domani con un breve tragitto nella mattinata potremmo portarci direttamente nella target zone, la parte centro/meridionale del Montana.
Lungo la strada incontriamo solo un piccolo temporale con qualche fulmine in lontananza, e prima di arrivare alla metà l’unica emozione è data dalla presenza di un daino/capriolo o qualche animale simile fermo sulla corsia di sinistra della Intestate. Per fortuna rimane immobile al nostro passaggio evitando così di finire nelle nostre pance per cena.
Arriviamo al paesino di Buffalo e pernottiamo come al solito al Super 8 con cena da Pizza Hut che si rivela meglio dell’esperienza precedente.
Gabriele
sabato 19 maggio 2007
Day 13 - Sempre più a nord
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Dai vostri racconti mi sembra ancora di essere lì con voi!!Buona fortuna amici!!
Alessandro
Forza Gaspa, sei tutti noi!!! E accendilo ogni tanto quel cellulare!!! Gabriele, please, salutami lo squilibrato rasato in questione!!! :-)
Marco
Carpbusters TEAM
Posta un commento