martedì 22 maggio 2007

Day 16 - Dryline in eastern Colorado

Risveglio all’alba per modo di dire… però alle 8.30 siamo pronti per partire. Infatti dal “late briefing” della sera precedente è evidente che si deve partire presto per raggiungere una dryline che nel pomeriggio dovrebbe posizionarsi nella parte orientale del Colorado. Il nostro vero obiettivo però è di essere pronti domani in Kansas, per quella che sembra ormai da alcuni giorni, essere la nostra migliore giornata di caccia da quando siamo qui nelle Grandi Pianure.
Tutta la mattinata scorre tranquilla nel trasferimento verso sud. Percorriamo le pianure nord/occidentali del South Dakota e quelle orientali del Wyoming, dove colline di terra molto rossa si alternano a distese pianeggianti con cowboy che pascolano le mandrie. Qualche bufalo bruca incessantemente l’erba… il nostro viaggio verso sud ci porta a zigzagare tra i confini di Wyoming, Nebraska e Colorado.
Ci fermiamo per pranzo al Mc Donald di Scottsbluff in Nebraska, dove la cassiera sgrana gli occhi come due girasoli nel momento in cui viene a sapere che veniamo dall’Italia. Gigio cerca di farle capire che veniamo da Venezia ma nulla da fare lei non la conosce !

Nel pomeriggio la convezione ha preso forma ai piedi delle Rocky Mountains in Colorado spostandosi molto lentamente sulle pianure orientali dello stato mentre sulla parte occidentale del Kansas sembra che la situazione sia molto cappata, la convezione stenta a partire. Il cielo è costellato da cumuli, alcuni imponenti e mentre continuiamo lungo le highways del Colorado tocca a Ciccio essere fermato dalla polizia. Questo poliziotto sembra meno scontroso del texano, gli spieghiamo che siamo storm chasers italiani, lui decide di darci un warning (precisando che stavamo andando a 73 miglia all’ora e non a 75 come Ciccio aveva dichiarato) ma alla fine desiste in quanto non riesce a leggere la patente italiana.
La convenzione si organizza su una struttura lineare e come al solito noi ci troviamo sempre al posto giusto. Decidiamo di cacciare un paio di cellette che sembrano le più attive di quella che ora ha l’aspetto di una squall line vera e propria. Il pomeriggio è inoltrato e lo spettacolo è molto appagante, gli outflow delle celle sollevano polveroni enormi che si innalzano a decine di metri dal suolo, i venti alle quote medie che soffiano da sud forniscono alle celle delle magnifiche striature curvate. Perfino una wall cloud si abbassa minacciosa e il Wx segna anche la presenza di abbastanza shear, la rotazione appare anche ad occhio nudo, ma purtroppo non si genera alcun vortice.

Ci manteniamo sempre davanti al fronte temporalesco, le fulminazioni ed il sole al tramonto dietro la squall line creano giochi di luce bellissimi. Ad un certo momento il sole sbuca al di sotto della base delle nubi costellata da forti precipitazioni inclinate da venti di outflow ed infuoca tutta la scena. Lo spettacolo è magnifico e scattiamo foto panoramiche a raffica, difficilmente avevamo visto qualcosa di simile prima d’ora.

Il lento spostamento verso est della squall line ci spinge a spostarci verso il confine con il Kansas, qualche chicco di grandine scende dai cumuli più attivi, l’ultima fermata è per ammirare un’altra cella che il Wx segnala particolarmente attiva. Ormai al buio, i fulmini in lontananza con una frequenza incredibile illuminano quasi a giorno la scena permettendoci di cogliere la presenza di una wall cloud. Ad un certo istante dalla wall cloud appare un abbassamento che potrebbe essere un funnel che dura alcuni minuti.

Guidiamo per altri 30 miglia finché troviamo la connessione per controllare le ultime corse dei modelli e decidere dove è meglio fermarsi per la notte in funzione della giornata di domani. Decidiamo per un Howard Johnson a Goodland dove per la prima volta io e la Silvia riusciamo a trattare con successo con l’addetto dell’hotel che alla fine passa dai 90 $ più tasse ai 70 $ tasse incluse.
Gabriele e Silvia

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che ce frega che c'importa noi c'abbiamo Griffa gol Griffa gol Griffa gol!

Pegasopd ha detto...

Ah...Sti sconvolgimenti climatici che trasformano in bufali i BISONTI :-)))

In bocca al lupo per la caccia...Gli unici F2-F3-F4 ed F5 che vedo in questi giorni sono quelli della tastiera del computer, accidenti!

Anonimo ha detto...

forza potente gasparetto! continua così! in bocca al lupo per la caccia. a presto