domenica 13 maggio 2007

Day 7 - I presidenti

Aneddoto della sera precedente: ci siamo fermati al primo albergo che avevamo incontrato il Best Western ed è risultato troppo costoso, poi, siamo andati al Super8, Gabriele e County (Andrea) hanno chiesto come sempre se erano disponibili delle camere, se c’era la wi-fi, avevano dato un’occhiata alle stanze, e cercato di contrattare come ogni sera con le signorine della reception… insomma le solite domande di rito… ormai era tardi, tutti stanchi, più di 500 miglia (800km) sulle spalle. Scelto il Super8… County, prima di uscire dalla reception, con l’ultimo residuo di entusiasmo della giornata, chiede alle signorine: Excuse me, where are the Presidents? (Scusi, dove sono i Presidenti?) E la signorina: Which Presidents? (Quali Presidenti?). Ma come quali presidenti?!?? Non sto a raccontarvi il momento di smarrimento di County alla risposta della signorina e le risate a crepapelle della truppa.

Comunque, i Presidenti ovviamente ci sono sul monte Rushmore… è mattina, si parte e dopo appena due miglia vediamo spuntare in una parete di granito delle Black Hills i 4 faccioni (alti 18 metri) illuminati dal sole di G.Washington, T. Jefferson, A. Lincoln e T. Roosevelt.
Qualche foto e si prosegue sulla strada immersa tra le foreste di pini (veramente suggestive), i laghetti immersi nel verde, incontriamo cavalli, mucche, e anche un bisonte!!!

Poche miglia più avanti, riusciamo anche a vedere il monumento più grande del mondo, il Crazy Horse Memorial (Monumento a Cavallo Pazzo). La scultura, alta 172 metri, iniziata alla fine degli anni ’40, deve essere ancora completata e rappresenta (o meglio rappresenterà) il capo dei Lakota Sioux (per i quali, queste montagne rappresentavano una sacra dimora, ricca di significati spirituali e di memorie ancestrali) seduto sul suo cavallo che indica l’orizzonte come se dicesse: ‘la mia terra è là dove sono sepolti i miei morti’.
La situazione meteorologica è piuttosto piatta, siamo sul bordo settentrionale di un ridge (un’alta pressione) e l’unica possibilità per lo sviluppo di qualche temporale interessante lo Storm Prediction Center la intravede o molto ad ovest, in Montana o molto ad est, in Minnesota.
Dopo il consueto briefing del risveglio, ci fermiamo un’altra volta vicino ad un Days Inn per “succhiare la wireless” e ci connettiamo per gli ultimi aggiornamenti dei modelli.
Escludiamo di andare ad ovest per due motivi: il terreno si farebbe troppo montuoso e quindi l’eventuale caccia difficoltosa inoltre è previsto che si svilupperà solo qualche temporale sulle montagne che potrebbe sconfinare in pianura.
L’alternativa è rappresentata da un viaggio verso est, verso il confine con il Minnesota. Per la giornata di domani i parametri termodinamici, gli indici ed il flusso nei bassi livelli non sono male ma la questione cruciale è se l’inversione determinata dall’alta pressione si eroderà oppure no.
In pratica potremmo avere un’altra giornata di cielo quasi sereno e quindi rischiare quello che in gergo viene chiamata un “bust da cap”, ossia una caccia mancata per la non rottura dell’inversione oppure se le cose dovessero andare bene, assistere alla formazione di qualche piccola supercella.
La scelta di andare verso est è però guidata anche da altri tre fattori: la giornata seguente domani si potrebbe cacciare lungo il fronte freddo che si formerà sul confine tra Iowa e Minnesota, la necessità di riavvicinarsi ad Oklahoma dove dovremmo essere il 15 sera ed il fatto che il Doppler On Wheel con tutta la carovana e Joshua Wurman si sono spostati anche loro in Iowa a Sioux Falls, segno che qualcosa potrebbe succedere.
Per chi non lo sapesse il Doppler On Wheel è un camion con un radar doppler accompagnato da altri veicoli super attrezzati per la caccia ai tornado ed anche dal TIV (Tornado Intercept Vehicle). Il team è un famosissimo gruppo di ricercatori americani che lavorano sul campo tutta la stagione, cercando di raccogliere preziosi dati ed informazioni sulla formazione dei tornado, chissà che non riusciamo ad incontrarli, sarebbe una cosa veramente interessante.

La giornata nel pomeriggio continua nel viaggio verso est, con soste per rifornimenti di vario genere. Ci fermiamo per dormire a Brookings 40 miglia a nord di Sioux Falls, la capitale del South Dakota.
Michela e Gabriele

1 commento:

Mastermax ha detto...

Non vi nascondo una leggerissima punta d'invidia nei vostri confronti......Paesaggi da favola.....complimenti ragazzi!!! .....anche se il fine principale era altro, il diversivo "gita turistica in paesaggi incantati" non mi sembra affatto male ....... un saluto a Gabriele e Roby..... e a tutta la compagnia! Mastemax