Ieri è stato il nostro primo giorno di caccia. La prima parte della mattinata è stata dedicata alle formalità per noleggiare i due mezzi mobili per trasportare truppa, attrezzature e bagagli. Marko e Andrea si sono fatti accompagnare dallo shuttle del Ramada all’aeroporto per noleggiare un Chevrolet Trailblazer e con l’occasione hanno anche verificato all’ufficio della United se il babaglio di Alberto nel frattempo era stato ritrovato ma con risultato negativo purtroppo.
Io e Fabio invece ci siamo procurati il VAN alla Budget, in pratica un mega furgone della Ford dove dentro si sta comodissimi in sei.
Decisa la zona del primo target partiamo alla volta del West Oklahoma e nel tragitto cerchiamo di attivare tutta la strumentazione in particolare il WxWorx che manifesta dei problemini con la connessione al GPS prima e con la visualizzazione degli allarmi poi.
Per fortuna subito dopo pranzo, consumato con un ottimo panino customizzato da Subway, tutta l’attrezzatura è pronta. Siamo nella zona di Elk City, la convenzione inizia ma subito manifesta scarsa organizzazione, il flusso non è infatti particolarmente buono, le celle tendono a fondersi una all’altra in quella che nel pomeriggio sarà una squall line che si disporrà dal Kansas al sud-ovest dell’Oklahoma. Nonostante questo, scegliamo la cella che da satellite sembra essere la più isolata e decidiamo di iniziare la caccia con questa.
Lasciamo quindi l’I40 per portarci verso sud, i paesaggi sono maestosi, praterie a perdita d’occhio, il verde è il colore che la fa da padrone, qualche mucca pascola in piena libertà... penso che se dovessi rinascere mucca, questo è il posto dove vorrei vivere !
La strada ci porta a sud, arriviamo fino a Magmun, il Wx mostra che la cella a tratti non è male, ma purtroppo il flusso è troppo allineato alle diverse quote, manca lo shear giusto. Comunque siamo nel posto migliore dell’Oklahoma, la zona è pochissimo abitata ma c’è un grande traffico di cacciatori, segnale che la scelta che abbiamo fatto è corretta; incontriamo anche un paio di radar portatili di piccole dimensioni.
La cella è l’unica che può avere delle potenzialità, infatti il Wx mostra a momenti dei meso (rotazioni all’interno del temporale); scendiamo spesso a fare foto, gli spazi immensi e l’orizzonte libero permettono di apprezzare appieno le magnifiche strutture nuvolose: la shelf cloud che precede le turbolenze della whale mouth, dei fractocumuli che si staccano dalla base della nube e scendono quasi al suolo, a momenti compare anche una pedestal cloud (una specie di piede attaccato alla base del cumulonembo). L’aria è a tratti calda e umida segnale che siamo in un leggero inflow (il flusso d’aria che viene aspirato dentro il temporale) e a momenti ci ritroviamo in un fresco outflow, (l’aria fresca che scende e diverge in uscita del temporale). Il contrasto di colori è bellissimo, il verde dei prati e il grigio scuro/verdognolo delle nubi. Ci manteniamo sempre sul lato sud/est della cella che precedere lentamente verso nord, mantenendoci sempre a dovuta distanza dai nuclei di grandine che si celano dietro il colore verdognolo delle nubi. Continuiamo a seguire la cella per parecchie miglia, nella speranza che possa “dare un qualcosina di più”, ma non ci sono le condizioni giuste per la formazione di vortici.
Una grande sorpresa però arriva quando, fermi sul ciglio della strada, da una macchina che ci seguiva da diverse miglia scende Chip, uno dei nostri amici della WDT di Norman. E’ incredibile, siamo in un posto sperduto del west Oklahoma (poco prima eravano passati per un paesino dal lusinghiero nome “Lone wolf”-Lupo Solitario ed incontriamo una persona che conosciamo !
Ci aveva riconosciuto dalle scritte www.thunderstorms.it che abbiamo attaccato sul lato posteriore delle auto ! Scambiamo due battute, Chip e i suoi compagni di caccia danno un’occhiata alla nostra attrezzatura (che loro non hanno…) e poi decidiamo di rientrare verso la I-40 in carovana.
Lunga la strada ora solo molta pioggia, che non ci lascerà più fino a tarda notte. Decidiamo di fermarci lunga la Highway nei pressi di Cliton, dove ceniamo in un ristorante messicano e poi ci rifugiamo a dormire al Travelodge, dove il piacevole rumore della pioggia battente e dei tuoi dei fulmini ci portano tra le braccia di Morfeo…
Una prima giornata di caccia tutto sommato soddisfacente, abbiamo testato tutta l’attrezzatura, inaugurato una buona tecnica di caccia, fatto diverse conoscenze (gli americani sono un popolo ospitalissimo) e ammirato dei bei paseaggi.
Gabriele
lunedì 7 maggio 2007
Day 1 - la prima caccia
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7 commenti:
E' bello anche solo poter immaginare, grazie alla tua descrizione, quelle praterie sconfinate e quei contrasti terra/cielo...aspettiamo notizie...e soprattuto...Il vostro primo tornado! :) ...dimenticavo...foto foto foto...mi raccomando!
Un saluto a tutti e soprattutto ad Andrea...
Già, Fedebu ha ragione!
Foto! Vogliamo vederne tante...
Ci fa molto piacere seguirvi anche se solo virtualmente!
Un abbraccio a tutti!
Forza Albi, non perdere le speranze... prima o poi il bagaglio salta fuori!
Besitos Mary e Oni
Ciao Berto!!!! sto seguendo quotidianamente le vostre avventure in the U.S.A., vedi d nn combinarne troppe ok?!? ... e in bocca al lupo per il bagaglio ... ;-) un bacione *sly*
Ciao ragazzi! Vi seguo con trepidazione, non vedo l'ora di vedere qualche wall cloud e qualche tornado! Qui a Roma ci sono solo dei mesti cumuli congesti, che tristezza...
Ciao Alessandro, ciao Carlo!
Puccio
Ciao sono Stefano (storm71), leggo le vostre avventure tramite il blog. Un grosso in bocca al lupo e buona caccia a tutti!
Ste
buon lavoro ma soprattutto divertitevi!!!!Gabriele, ma tra le varie attrezzature, un radar anti velox no? saluti da oltreoceano.
Alessandro e Elisa
Ah dimenticavo...
anche ora, superando l'oceano, che giunga l'urlo di saluto anche negli States: GAAHAHAHAHAHAHAHA!!!!!
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