lunedì 4 maggio 2009

Lavori nell'hangar di Boulder

Solo una notte di relax giusto per assorbire il jet-lag di otto ore che separa il Colorado dalla Pianura Padana e poi subito si e' proiettati nel pieno dell'azione del progetto VORTEX-2.
A colazione ecco subito l'occasione per conoscere i primi compagni della squadra del Center for Severe Weather Research. Sono tutti americani a parte un meteorologo olandese che ha partecipato ad una campagna di misura sugli uragani a fine 2008 ed una ricercatrice inglese, entrambi a digiuno di tornado.
E' come essere gettati all'improvviso in un'altra realtà, dove l'unica lingua è l'inglese condito pure da qualche influeza dialettale e molto slang... non è facile abituarsi ma con il tempo ci si farà l'orecchio.


Il centro del nostro mondo oggi è l'hangar del CSWR di Boulder, quartier generale di Josh Wurman dove si svolgono tutte le operazioni di preparazione dei veicoli e dove trascorriamo l'intera giornata.
Sono quasi una ventina le persone che corrono a destra e a sinistra indaffarati a fare le cose piuù disparate; ci sono gli ingegneri più anziani alle prese con i radar, uno dei due DOW (Dopper On Wheels) deve essere non è ancora operativo (gli manca il trasmettitore), il Rapid Scan invece è in fase di test ed è a buon punto.C'è anche una troupe cinematografica con una telecamera tanto enorme quanto vistosa, che senza dubbio è una IMAX camera.
COsì ci si divide il lavoro tra installare le strumentazioni nei veicoli, pulirli a fondo, trasformare letteralmente un Hummer in un veicolo per il posizionamento delle piattaforme strumentali (POD) con tanto di griglie antigrandine e sostegno per il posizionamento della strumentazione meteo (anemometro, termometro, ecc.).
Oggi il lavoro è frenetico tra chi è alle prese con la saldatrice, chi ad avvitare bulloni, chi con oscilloscopi, chi con la scopa in mano a mettere ordine in un hangar che scoppia di veicoli e attrezzature (non so quante scatole di computer e di radio nuovi di zecca ho contato... ogni veicoli ha almeno due pc installati con tre radio e altrettanti gps, per non parlare dei radar mobili che sono una selva di cavi, schermi, tastiere...


Tra un lavoro e l'altro piano piano si fa conoscenza con tutti i membri del crew, ossia l'equipaggio e c'è anche il tempo per un breve briefing tecnico.
Tanti sono i nomi che devo cercare di ricordare ma che giorno dopo giorno mi diventeranno familiari: Josh, Herb, Phil, Charlet, Alex, Juestin, Jacob, Karen, Ling, Lindsey... ma sono quasi tutti i protagonisti della serie tv Storm Chasers di Discovery Channel, quindi non mi e' difficile metterli in memoria.
Per oggi e' tutto, per domani il programma prevede un'altra giornata di intenso lavoro intenso per finire di completare tutti i veicoli, in primis i tre radar e l'Hummer e poi, con tutta probabilità martedì si fara' rotta verso Norman dove venerdì è attesa la grande presentazione del progetto VORTEX-2 ai media americani.

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