mercoledì 6 maggio 2009

Le squadre sono fatte

Miglia percorsa oggi: 253. Miglia percorse dall'inizio: 381.

Il risveglio a Limon è dei più tranquilli. Il paessaggio all'esterno del motel è da film... il cielo blu, l'orizzonte piatto come il mare, nessuna automobile...
Il convoglio finalmente si è messo in moto ed oggi la meta è Hays in Kansas dove il gruppo ha a disposizione un capannone per completare ancora dei lavori su uno dei due radar mobili. C'è da sistemare l'impianto di aria condizionata e il tracking di tutti i veicoli. Inoltre domani avremo a disposizione anche i pezzi di ricambio per la trasmissione del camion che verrà sostituita ad Oklahoma City.
Durante il tragitto, Josh Wurman ha illustrato via radio a tutta la carovana i vari partecipanti al progetto VORTEX2 e, finalmente, svelato anche le carte sulla composizione dei vari equipaggi. Io sarò il navigatore di uno dei quattro veicoli che verranno impiegati per il posizionamento dei pods sull'ipotetico percorso del tornado. La guida sarà Phil Berg, il giornalista super esperto con 12 anni di caccia alle spalle ed il nostro veicolo sarà l'Hummer che già nei giorni scorsi vi avevo presentato. Adesso che conosco il mio compito inizio a sentire questa macchina un pò più mia... vedremo nei prossimi giorni come personalizzarla un po' e renderla ancor più accattivante. Per il momento ci mancano ancora delle cose, come il sostegno per i due computer portatili di bordo, i cavi per collegare i pods e scaricare i dati da dentro il veicolo e la chiusura posteriore del box che abbiamo ricavato per la protezione dei pods sul cassone.


Josh ha anche illustrato rapidamente l'importanza del lavoro che tutti noi andremo a fare. Ci saranno un sacco di controlli giornalieri da eseguire sia sulla strumentazione che sulle procedere in modo tale da rendere i dati che verranno raccolti il più utili possibili dal punto di vista scientifico.
Nel nostro caso il posizionamento dei pods dovrà essere corredato da informazioni quali coordinate geografiche, tempi esatti al secondo, orientamento, occorrerà fare delle foto prima di abbandonare il pod e poi recuperarlo una volta che il tornado sarà passato. Tutti i dati andranno scaricati sui computer di bordo e poi su delle chiavette portatili perchè non appena saremo arrivati in hotel i dati dovranno essere caricati sui server e da lì messi a disposizione della comunità scientifica nell'archivio centrale del progetto.
Stessa cosa per i dati dei radar, che ovviamente saranno molto più voluminosi. Il concetto è che il lavoro sarà continuo, non basterà solo posizionare le piattaforme strumentali per raccogliere dati, ma anche renderli disponibili nel più breve tempo possibile e fare in modo che tali dati siano scientificamente utili.
A Norman si aggregheranno al nostro team diverse altre persone, soprattutto dei meteorologi esperti che completeranno la composizione dei diversi team. Inoltre ci sarà bisogno anche di un altro VAN per riporre tutti i bagagli che attualmente sono sparsi tra i vari veicoli.
Insomma stiamo scaldando i motori, ora c'è solo bisogno del training, ossia che ci venga spiegato in dettaglio tutto il lavoro, l'utilizzo della strumentazione, dei computer e dei programmi ed illustrate le procedure da seguire.
Per il resto il pomeriggio scorre tranquillo tra spese al Walmart, cena ad una steakhouse e birra al sportsbar. E' naturale che ovunque noi andiamo ci vengono prima o poi fatte le solite domande di rito: ma da dove venite, cosa fate qui, siete davvero quelli della tv... ma la cosa curiosa è che le due cameriere, quella della Steakhouse Montana Mike's e quella del bar hanno affermato, la prima di vedere in media 2-3 tornado all'anno e la seconda di non averne mai visto uno ! Strana la vita...

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