giovedì 14 maggio 2009

Travel day

VORTEX2: 14 maggio 2009 - giorno 5. Operazioni previste sul campo: nessuna, riposizionamento.
Miglia percorse oggi: 180. Miglia totali: 1680.


Dopo la giornata di ieri caratterizzata dalla formazione di alcuni tornado all'interno del dominio operativo del progetto V2, c'è il tempo per ripensare a quanto successo in questa prima giornata di operazioni sul campo.
I commenti postati sul messaggio di ieri mi stimolano a spiegare meglio quali sono le idee che muovono le decisioni del VORTEX2 assieme alle difficoltà che si possono incontrare, in modo tale da aiutare tutti a comprendere i veri scopi del progetto, che sono molto diversi da quelli di gran parte degli storm chasers il cui obiettivo principale è catturare il tornado in una fotografia.
Ieri i tornado in Oklahoma sono stai due; uno nella parte settentrionale dello stato ed uno nella parte sud-occidentale, questo secondo originato proprio dalla stessa supercella prescelta dall'armada V2 e seguita fino al tramonto, ora di chiusura delle operazioni sul campo.
Il progetto VORTEX2 è stato sviluppato e studiato a tavolino per anni prima di poter essere concretamente realizzato nel 2009 e nel 2010 e gli obiettivi di una tale campagna di misura sono raccogliere dati sui temporali a supercella sia che questi diano origine ad un tornado sia che questi non siano in grado di farlo. Infatti uno dei misteri più grandi è proprio il perchè alcune supercelle siano in grado di produrre un tornado mentre altre no.


Quando viene deciso un target e successivamente prescelta la cella da seguire non è possibile cambiare obiettivo. L'importanza di raccogliere dati di diverse tipologie (solo per citarne alcune radiosondaggi, misurazioni in situ, misurazioni da remoto come i radar, ecc.) dall'inizio del ciclo di vita del temporale fino a quando le condizioni ambientali (luce) lo permettono, vengono prima di ogni altra cosa, tipo foto e video per i quali ci sono già una quantità incredibile di storm chasers.
Il comportamento delle supercelle che andavano da nord a sud, ha complicato molto il monitoraggio da parte dei radar mobili che devono essere posizionati in prossimità del possibile eco ad uncino del temporale ma contemporaneamente devono anche mantenersi fuori dal nucleo precipitativo principale.
Il posizionamento ideale studiato a tavolino prevede che la supercella si muova da ovest ad est, in modo tale da poter posizionare le differenti tipologie di radar mobili disponibili (e tutte le altre strumentazioni) alle corrette distanze e direzioni rispetto alla supercella.

La ragoine per cui vengono impiegati diversi radar mobili sta dal fatto che i radar operano a differenti bande spettrali (lunghezze d'onda) il che significa in pratica essere in grado di osservare parti diverse del temporale, particelle d'acqua di dimensioni differenti (ad esempio le minutissime goccioline d'acqua che formano la nube oppure le gocce d'acqua o i chicchi di grandine che formano la precipitazione vera e propria), con diverse risoluzioni spaziali (dai pochi metri alle centinaia di metri) e intervalli temporali (dai pochi secondi a qualche minuto).
Inoltre avere a disposizione diversi radar è fondamentale per effettuare le osservazioni di tipo "dual". Ci sono due tipologie principali di osservazioni dual: il dual-doppler e il dual-pol. Il dual-doppler permette di ricostruire il campo di vento orizzontale ad alta risoluzione (con un radar solo è possibile sapere solo se le gocce d'acqua si avvicinano o si allontanano dal radar) mentre nel dual-pol vengono impiegati due radar a doppia polarizzazione (che ad esempio sono fondamentali per riconoscere la forma della goccia o del chicco di grandine).
Dal briefing meteo odierno, oggi condotto dal Dr. Bluestein, emerge che la giornata odierna viene definita di "travel", non sono previste operazioni sul campo ma solo un riposiziomento in funzione della giornata di domani che si prevede essere una giornata operativa. A tutti i team viene richiesto di radunarsi a Wichita in Kansas per la sera.
Al briefing mattutino intero al nostro gruppo a cura del Dr. Joshua Wurman si discute delle difficoltà emerse nella giornata di esercitazione nel posizionamento dei pod. Queste sono relative proprio al fatto che i pod vengono scaricati da cinque diversi mezzi (Probe 11, 12, 13, 14 e CU) ma devono essere posizionati a circa 100 metri uno dall'altro con una precisione di alcuni metri. Il lavoro del navigatore è fondamentale come anche il coordinamento tra i vari mezzi. Ci sarà bisogno di molta pratica per riuscire a realizzare quella barriera virtuale costituita da circa 15 pod davanti al tornado richiesta da Josh !
Oltre a tutte le raccomandazioni di carattere tecnico-pratico emerge ancora una volta il concetto che i team che devono effettuare il posizionamento dei pod (che quindi hanno le maggiori probabilità di vedere un tornado), non sono qui per scattare foto o riprendere con le telecamere magari allontanandosi anche dal veicolo; i team sono qui per raccogliere dati, i migliori possibili e nel migliore modo possibile e devono operativi in qualsiasi istante. Ovviamente se c'e' il tempo e l'occasione per fare delle foto, queste sono le benvenute.

Il resto della giornata poi trascorre nel parcheggio dell'hotel a lavorare principalemnte sui pod visto che alcuni mostrano ancora dei problemi di connessione con i pc di bordo e di scarico dei dati. Due dei tre radar del nostro gruppo si spostano ad Oklahoma City per effettuare alcuni lavori di tipo meccanico.
Alle 6 del pomeriggio puntiamo i musi dei mezzi verso nord direzione Wichita dalla quale ci separano tre ore di viaggio. Al nostro arrivo all'hotel ritroviamo i ragazzi della TIV (Tornado Intercept Vehicle) ma stranamenta non c'è la TIV2 che abbiamo già incontrato a Norman ma la "cara" vecchia TIV1... che sia successo ancora qualche guaio?
Per il weekend non sono previste particolari operazioni visto che un'area di alta pressione interessera' gli Stati Uniti occidentali e quindi avro' il tempo per entrare anche piu' nel dettaglio del progetto spiegando ad esempio quali sono i principali aree di interesse scientifico, ossia i fenomeni che si intendono osservare o le differenti tipologie di dati che si vogliono raccogliere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao!!! Complimenti per i post, sempre molto interessanti. Bellissimo quello di oggi..
Continua così!!! ;-) Siamo con te!!!
Lucky & c.